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F.A.Q.

faq_tauro

faq_tauroPer riassumere un po’ la nostra esplorazione nel mondo dell’essiccazione, raccogliamo di seguito le domande che ci vengono poste più spesso dai nostri clienti e amici. Leggetele con cura, la maggior parte di quello che vi serve sapere è contenuto qui!

Quali sono le dimensioni di Biosec?

Il tuo essiccatore domestico è disponibile in due diverse dimensioni: 27x27x45cm (le versioni piccole, B5, B5S e B6) oppure 27x27x82 cm (le versioni grandi, B10, B10S e B12). Il peso a vuoto non supera mai i 10 chili.

Biosec è garantito?

Certamente, come da normativa vigente, tutti i nostri essiccatori sono garantiti per 2 anni in caso di acquisto da privati e per un anno in caso di acquisto in partita iva. Per qualunque problema la nostra azienda ripara o sostituisce  la parte danneggiata e la riconsegna direttamente a casa.

Che differenza c’è tra i Biosec in plastica e quelli in acciaio?

Tutti i modelli di Biosec sono dotati del medesimo motore: questo garantisce la stessa efficacia e un risultato eccezionale con qualunque prodotto della gamma.
Sia i modelli in plastica alimentare che quelli in acciaio inox sono certificati CE per l’uso alimentare ma spesso, per trasformazioni finalizzate alla vendita, le ASL sollevano meno problemi in caso di macchinari in inox. Inoltre, le versioni De Luxe, completamente in acciaio, offrono più cestelli nel medesimo tunnel: a parità di ingombro, sono quindi dotati di 6 cestelli invece di 5 o 12 invece di 10 (nella versione lunga). La rete dei cestelli in inox, infine, ha una trama più fitta ed è pertanto consigliata per il trattamento di prodotti molto piccoli, che potrebbero scivolare da un cestello all’altro con la versione in plastica, dai fori più ampi.

Quanto consuma il mio Biosec?

Il motore di Biosec è  studiato appositamente per ottimizzare i consumi in tutte le circostanze, e prevede perfino un programma dedicato per il risparmio energetico. Per capirci, puoi dimenticare di averlo acceso ed utilizzare gli altri elettrodomestici come faresti normalmente.
Come specificato nella scheda tecnica, il motore di Biosec arriva a consumare al massimo 480W: questo significa che il consumo indicato si realizza solamente quando il motore sta scaldando ai limiti più elevati (es. 68° del programma 4) e la ventola raggiunge la massima velocità. In tutti gli altri momenti, Biosec consuma quantità variabili che oscillano dai 15W ai 350W circa, in dipendenza del programma selezionato e della fase in corso del programma stesso. Ti rimandiamo a questo articolo, per ulteriori approfondimenti!

Biosec è rumoroso? Smaltisce umidità nella mia casa provocando muffe?

Biosec è molto più silenzioso di una normale lavastoviglie. Produce un rumore assimilabile a quello dei forni elettrici, talvolta perfino inferiore, ed è comunque dotato di un apposito programma che riduce al minimo le emissioni sonore per tutte le volte in cui avrai bisogno di dimenticarti della sua esistenza. In normali condizioni di aerazione dei locali, la quantità di acqua smaltita da Biosec non comporta alcun genere di problema per accumulo, muffe o umidità espulsa. Ti rimandiamo a questo articolo, per ulteriori approfondimenti!

I materiali di costruzione del mio Biosec sono sicuri e certificati? Le plastiche contengono BPA o ftalati?

Facciamo subito una distinzione tra la certificazione per il contatto con alimenti e la dicitura “BPA free” che si trova in molti prodotti. Sono due cose ben diverse. La dicitura “BPA free”, per essere fatta correttamente, deve essere redatta in seguito ad una serie di test, a norma di legge, eseguiti da un laboratorio accreditato e deve riportare i test effettuati. Gran parte dei prodotti più economici riportano semplicemente una dicitura, che al massimo ci dice che i materiali scelti sono tra quelli previsti dalla normativa, senza però aver effettuato i test di migrazione per verificarne la compatibilità nell’uso specifico. Risulta utile considerare inoltre che molti dei prodotti più economici sono importati da paesi dove normative e controlli sono molto meno rigidi.
Venendo al BPA, in effetti il Bisfenolo A è uno dei componenti di alcune plastiche soggetto a restrizioni, perché sospetto di varie forme di tossicità. La normativa ne impone dei limiti di presenza e migrazione, a seconda della tipologia di prodotto. Ma il BPA è un componente solo di alcune tipologie di plastica, soprattutto il policarbonato, ad esempio.
Nessuna delle plastiche usate in Biosec ha questa sostanza tra i componenti, quindi è assolutamente ovvio che Biosec sia BPA free: scriverlo sarebbe forse utile da un punto di vista commerciale e di puro marketing, ma sarebbe un dettaglio privo di senso.
Bisogna fare molta attenzione a non confondere una scritta “BPA Free” con una che riporti “adatto agli alimenti”. Molte plastiche prive di BPA sono tutt’altro che indicate per il contatto alimentare. Essere sicuri che il prodotto abbia a corredo una certificazione seria, supportata da prove eseguite da un laboratorio serio, è decisamente molto più importante.
Riportiamo che la normativa di riferimento per l’idoneità al contatto con gli alimenti è il Reg. (UE) N. 10/2011 e succ. agg. e mod. e DM IT 21.3.73 e succ. agg. e mod.
Dichiarazioni basate su normative più vecchie, o su normative non europee, come la FDA americana che è molto meno restrittiva, hanno molto meno valore.

Il mio Biosec puzza! Cosa devo fare?!

Come spiegato poco sopra, Biosec è realizzato con i migliori materiali per l’uso alimentare, liberi da BPA e ftalati, che in ogni caso non potrebbero mai diventare nocivi alle temperature di esercizio di un essiccatore.
Tuttavia i processi di produzione industriale delle plastiche (nelle linee Domus e Silver) e delle ventole del motore (in tutti i modelli) possono utilizzare prodotti di finitura dal profumo sgradevole per qualcuno o semplicemente richiedere alcune ore perché sentori tipici di materia prima possano volatilizzarsi.
A te basterà accendere per qualche ora il motore (magari in modalità P6 Economy) per eliminare completamente qualunque traccia di odore. Ricordiamo anche che è sempre consigliato un lavaggio preventivo dei cestelli prima del primo utilizzo di Biosec.
Ti rimandiamo a questo articolo, per ulteriori approfondimenti!

Perché Biosec funziona con aria a flusso orizzontale?

Come meglio spiegato nel post dedicato di questo blog, il flusso orizzontale consente all’aria di impattare i ripiani in modo quasi perfettamente uniforme, permettendo di riempirli al massimo della loro capacità, senza lasciare libere porzioni di cestello. Inoltre il flusso orizzontale garantisce un’essiccazione omogenea ed evita il fastidioso compito di scambiare tra loro i cestelli. Non da ultimo, con questa soluzione è possibile foderare i ripiani di carta antiaderente, per essiccare anche i prodotti più acquosi o addirittura puree e frullati, senza ostacolare il passaggio dell’aria.

Come va conservato un prodotto una volta che è stato essiccato? Il sottovuoto è obbligatorio?

No, il sottovuoto non è l’unica soluzione per la conservazione degli alimenti essiccati, anche se è di sicuro quella che garantisce il maggior risparmio di spazio. I vasetti di vetro con tappo a vite o a scatto andranno benissimo, si trovano in tutti i supermercati e sarà sufficiente richiuderli con cura ogni volta che verranno aperti. In generale i prodotti essiccati devono essere conservati al riparo dall’umidità, dalla luce e dagli insetti e riposti al buio in un armadio o in dispensa.

Quanto a lungo può essere conservato un prodotto essiccato?

Tramite l’essiccazione otterremo un prodotto che potrà durare oltre un anno, se conservato al chiuso ed al riparo dalla luce (ad esempio in vasi di vetro in un armadietto).

I cestelli sono lavabili in lavastoviglie?

Sì, tutti i cestelli di Biosec, siano essi realizzati in plastica alimentare o in acciaio inox, sono normalmente lavabili in lavastoviglie.

Vorrei prolungare il mio Biosec: ho bisogno di particolari attrezzi per unire un modulo complementare all’essiccatore già acquistato?

No, essiccatore e modulo complementare vanno semplicemente affiancati l’uno all’altro.

Se aggiungo un modulo complementare, i prodotti posti più distanti dal motore si essiccheranno in un tempo maggiore?

I nostri motori sono appositamente studiati per essiccare senza alcun problema fino a due tunnel lunghi (da 10 o 12 cestelli) in serie. La differenza nei tempi di essiccazione potrebbe essere minima in caso di prodotti estremamente acquosi, ma se la fretta è tanta, per evitare anche questo piccolo gap basterà spostare il motore all’altro capo dei due tunnel, verso la metà del tempo di essiccazione.

Posso utilizzare Biosec all’aria aperta? Posso utilizzarlo in un locale chiuso?

Biosec teme gli agenti atmosferici e l’esposizione diretta alla luce del sole. Per un corretto utilizzo dell’essiccatore, è bene porlo in un luogo riparato, non eccessivamente umido (no a bagni, cantine o lavanderie) né troppo angusto (non chiudetelo in luoghi delle dimensioni di un armadio) per consentire un corretto ricambio dell’aria e uno smaltimento adeguato dell’umidità. Come tutti i dispositivi elettrici, poi, Biosec va tenuto lontano dall’acqua.

Mi è possibile essiccare prodotti diversi nello stesso momento? è necessario caricare tutti i cestelli di Biosec perché il processo avvenga correttamente?

Biosec funziona perfettamente anche con un solo cestello pieno, è possibile riempirne la quantità desiderata. Nulla vieta però di ottimizzare lo spazio essiccando anche prodotti diversi in diversi cestelli: in questo caso, abbi cura di porre gli alimenti più acquosi in basso, di scegliere un programma adatto a tutte le varietà da trattare e di verificare in diversi momenti il grado di essiccazione raggiunto. Potrai anche decidere di lasciare tutti i prodotti a seccare, senza ritirare quelli pronti per primi: in un essiccatore non si brucia mai nulla!

Dove posso acquistare il mio essiccatore domestico?

Il nostro sito web mette a disposizione un comodo e semplice servizio di negozio online dal quale acquistare direttamente il tuo essiccatore, pagando tramite bonifico, carta di credito o contrassegno (per quest’ultimo è richiesto un piccolo contributo spese). La spedizione è gratuita per acquisti sopra i 100 euro!

Se invece preferisci toccare con mano Biosec prima di acquistarlo, seleziona il tuo cap o la tua città dalla sezione Trova Il Punto Vendita, e verifica la presenza di un rivenditore autorizzato vicino a te. In quest’ultimo caso, Tauro consiglia sempre un veloce contatto telefonico preventivo con il negozio, al fine di verificare prezzi e disponibilità a magazzino del modello di tuo interesse.

Da più di trent’anni i valori di domani

Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.

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27 Commenti Nascondi Commenti

gianni.stival@gmail.com' Gianni Stival ha detto:
29 aprile 2012 alle 12:06

Un consiglio per le tarme del cibo: se si passano i cibi essicati per 48 ore nel congelatore prima di richiuderli nei vasi con tappo a vite o a scatto si è certi di distruggere tutte le larve e le uova presenti nella frutta. Volendo si può passare in congelatore direttamente il vasetto una volta che è stato riempito.

Rispondi
jhonwatson01@gmail.com' jhonwatson ha detto:
19 maggio 2012 alle 7:01

hi,
so nice post…
sottovuoto domestico

Rispondi
oralaura@live.com' LAURA ha detto:
2 agosto 2013 alle 15:17

Scusate io ho essicato le zucchine con il programma p2, le ho messe in un barattolo di vetro e dopo un mese l’ho aperto ed erano molli. è normale? io mi assettavo fossero secche. Dove ho sbagliato? il baratolo è stato in ombra dentro ad una credenza

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
5 agosto 2013 alle 15:09

Ci sono alcuni punti da chiarire bene:

– avevano fatto muffa? Se sì, non erano state essiccate a dovere (non sappiamo dove sia l’errore, potrebbe scriverci in azienda e spiegarci il procedimento, ne verremo sicuramente a capo, le zucchine sono una delle cose che essicchiamo di più!). Diventa necessario verificare di aver usato spessori minimi (massimo 5mm) temperature adeguate, non sovrapposizione del prodotto, lavoro continuativo della macchina (non spegnere di notte) ecc.

– avevano fatto muffa? NO! Allora è la normalissima consistenza del prodotto essiccato, che non è biscottato! A volte ci si aspetta un risultato croccante che invece, come si scopre leggendo il manuale d’uso, si ottiene con un passaggio di poche ore (anche una sola) del prodotto essiccato al programma SuperHot P4.

Ci faccia sapere come va! E buona estate!!!

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
5 agosto 2013 alle 15:10

p.s. ovviamente va fatto un controllo anche alla tenuta del vaso, che deve essere di buona qualità per non far passare aria e umidità! Ci aggiorni!

Rispondi
emerica1@tin.it' orietta ha detto:
29 ottobre 2015 alle 12:52

Buongiorno,
ho acquistato il Biosec e ne sono entusiasta. Vorrei un’informazione sull’essicazione delle banane…Vorrei essicarle e ridurle in una sorta di farina da amalgamare con farina di frumento e regalare il composto a Natale… Vorrei gentilmente sapere se è una procedura fattibile e se si il programma migliore da usare e il tempo di conservazione. Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
30 ottobre 2015 alle 10:10

Salve, è assolutamente fattibile, otre ad essere un’idea fantastica! Segua le istruzioni riportate nel manuale (trova tutto, dalle modalità al programma ai tempi di conservazione) ma, se possiamo darle un consiglio, faccia una purea di banana PRIMA di essiccarla… la banana diventa davvero molto molto molto dura e rischia di aver problemi a polverizzarla da secca, a fette. In alternativa, la essicchi a fette veramente molto sottili! E buon appetito!!!

Rispondi
nicolatedde@hotmail.com' Nicola ha detto:
6 novembre 2015 alle 10:18

Buongiorno, per fare cereali crudisti spalmo l’impasto di grano saraceno e sciroppo d’acero frullati assieme sui vassoi e lascio essiccare per 14 ore a programma P3 – quello a temperatura 40 gradi. Stessa cosa per i biscotti che lascio essiccare 24 ore. La mia famiglia è preoccupata per i costi. Riuscireste a quantificare meglio quello che leggo come “consumo variabile tra 15W e 350W a seconda del programma e della fase del programma”? Con quale altro elettrodomestico posso eguagliare il consumo? Una lampadina da 70W lasciata accesa?

Rispondi
Tauro ha detto:
10 novembre 2015 alle 9:18

Diciamo che molto dipende dalla temperatura ambiente di base (oltre che dal vostro tipo di contratto: costi, fasce orarie ecc): se il vostro essiccatore deve scaldare poniamo 30 gradi perché lo lasciate in una stanza molto fredda, a 10 gradi o meno, consumerà di più che se lo fate lavorare in un ambiente a 20/22 gradi.
In tutti i casi consuma circa come una torre da computer standard e, se può aiutare il paragone, quando fate i conti in casa per non far saltare la corrente (per esempio accendo il forno quindi non faccio partire la lavatrice, se va l’aspirapolvere non attacco il phon ecc), con Biosec in attività non cambia nulla, potete fingere che non stia lavorando e fare le vostre solite valutazioni. Un saluto e buona essiccazione!

Rispondi
brietni@teletu.it' Remo ha detto:
6 gennaio 2016 alle 11:46

Faccio fatica a trovare indicazioni su come rinvenire i prodotti essiccati. Non sono capace io o non spiegate molto le procedure di rinvenimento?

Rispondi
Tauro ha detto:
7 gennaio 2016 alle 10:56

Buongiorno a lei!!
Le spieghiamo in diversi post, mentre in altri le diamo per scontate… Dopo un po’, sennò, diventiamo noiosi! 😀
In generale è molto molto semplice: più o meno il peso del prodotto da far rinvenire in acqua tiepida (non calda, possibilmente nemmeno fredda), oppure abbastanza da coprirlo del tutto, e poi ammollo per qualche tempo (dalla mezz’ora alle due ore, dipende da quanto tempo avete e dal prodotto), magari rimestando ogni tanto. Vi accorgete ad occhio quando sono rinvenuti del tutto. Poi si cucina! Se l’ha già fatto, come probabilmente sarà, si immagini di procedere esattamente come con i funghi secchi che si comprano (sigh) al supermercato. E buona essiccazione! 😀

Rispondi
giovanninovo60@gmail.com' Giovanni novo ha detto:
20 agosto 2016 alle 3:32

Buon giorno, vorrei acquistare un essiccatore per essicare i goij, mi potrebbe dire se si puo fare e quanto tempo ci vuole per ottenere un ottimo risultato. Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
22 agosto 2016 alle 10:26

Buongiorno Giovanni, noi personalmente non abbiamo mai provveduto all’essiccazione delle bacche, ma facendo riferimento ad alcuni nostri clienti che lo fanno, abbiamo visto che è possibile essiccarle utilizzando il programma T4. E’ un programma manuale, non tra quelli preimpostati, e raggiunge una temperatura massima di 50°. I tempi di essiccazione sono abbastanza lunghi, si parla di circa 2/3 giorni, ma il risultato riportato è molto buono. Ci faccia sapere se deciderà di acquistare l’essiccatore ed eventualmente quali saranno i risultati con le bacche di goji. Buona essiccazione!

Rispondi
conoplinavera@gmail.com' Vera Conoplina ha detto:
1 settembre 2016 alle 19:24

Buongiorno,
volevo una conferma: se do il comando di spegnimento a macchina calda, la ventola resta accesa per raffreddare il motore mostrando il logo rotante di figura 2. Dopo di che compare il numero del programma lampeggiante. E’ a questo che posso staccare la spina?
Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
2 settembre 2016 alle 10:12

Esattamente! Buona essiccazione!!!

Rispondi
pennivendolo38@yahoo.it' Luigi ha detto:
22 novembre 2017 alle 13:00

Salve, Sono una new entry e sto facendo la prima essiccazione multipla (frutta varia e verdura) con il programma automatico A. Sono quasi arrivato alle 24 ore di marcia dell’essiccatore e tutto sembra procedere. Ma la dmanda e’: come faccio a sapere quando ha finito il suo lavoro. C’e’ qualche bip o qualche segnale sui comandi elettrici?

Rispondi
Tauro ha detto:
23 novembre 2017 alle 9:31

Buongiorno Luigi, deduciamo che lei stia parlando del P1. Dopo aver terminato il suo ciclo di 30 ore, l’essiccatore va in mantenimento; nel passaggio non emette segnale sonoro ma lei vedrà nello schermo due quadratini che si muovono. Il mantenimento serve a non far reidratare i prodotti, ormai giunti al completo stadio di essiccazione. E rimarrà in funzione fino a che lei non li ritirerà dall’essiccatore. A disposizione, buona giornata!

Rispondi
massimo.gonnelli@gmail.com' Massimo ha detto:
26 novembre 2017 alle 10:42

Salve, ho appena acquistato il vostro essiccatore e l’ho subito messo in funzione con un classico: mele chips!
Ho notato che durante il programma P2 il motore raggiunge i 45 gradi, li mantiene per un po’, dopodiché la ventola aumenta i giri, facendo abbassare la temperatura sui 38 gradi. La ventola rallenta (e con essa il rumore) e la temperatura inizia a risalire ai 45, sta un altro po’ e riparte la ventola. Tutto ciò in maniera ciclica e durante le accelerate anche un po’ rumorosa.

Sono normali questi cambi di marcia durante il programma? Ho notato che con altri non avvengono (es. P4)

Grazie
Massimo

Rispondi
Tauro ha detto:
27 novembre 2017 alle 9:34

Buongiorno Massimo,
sì è tutto corretto, il programma è automatico e si comporta proprio così! Se dovesse avere altri dubbi o necessitare altri chiarimenti, non esiti a contattarci, buona essiccazione!

Rispondi
francesca.bonini22@gmail.com' Francesca Bonini ha detto:
4 agosto 2018 alle 22:30

Salve …essiccare fichi con t4…come faccio a sapere quando sono pronti?…secchi si intende tipi biscotto?…o come quelli che si comprano?

Rispondi
Tauro ha detto:
6 agosto 2018 alle 9:15

Buongiorno Francesca,
le segnaliamo questo articolo che spiega passo passo come essiccare i fichi, che, lo ammettiamo, sono davvero ostici da essiccare 😉
https://www.essiccare.com/2016/08/02/grandi-ostici-essiccazione-fichi/

Rispondi
marikanadali@alice.it' Marika ha detto:
28 agosto 2018 alle 23:25

Salve, domanda da parte di una nuova Tauro-dipendente. Ho acquistato Biosec10 e ho subito cominciato con i pomodori, ora sta lavorando sulle pesche. Vorrei sapere, per favore, quando gli alimenti essiccati vanno messi nei vasetti, subito a fine lavoro o si può aspettare. Perchè ho avuto l’impressione che i miei pomodori essiccati, lasciati in un vassoio e messi via dopo circa un paio d’ore, si siano un po’ reidratati, possibile? Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
29 agosto 2018 alle 9:22

Buongiorno Marika, è possibile eccome! Anzi, è certo! I prodotti essiccati temono l’umidità, è il loro peggior nemico, quindi se vengono lasciati all’aria iniziano a riassorbirla e diventano più morbidi (il che è deleterio poi per la conservazione perché si rischiano muffe e deterioramento). Le consigliamo di leggere quest’articolo dal nostro blog https://www.essiccare.com/2018/05/03/come-si-fa-a-capire-quando-un-prodotto-e-perfettamente-essiccato/, dove potrà trovare risposta a tutti i suoi dubbi 😉

Rispondi
marikanadali@alice.it' Marika ha detto:
29 agosto 2018 alle 17:01

Ah… si sa che le prime sperimentazioni servono per migliorare. Cosa posso fare, li metto ancora nel tauro (e come e quanto tempo) oppure li consumo?

Rispondi
Tauro ha detto:
30 agosto 2018 alle 10:10

…a quale prodotto in particolare ti riferisci?

Rispondi
beccariagiulia13@gmail.com' Giulia Beccaria ha detto:
17 marzo 2021 alle 22:04

Ciao, come mai essiccando le patate esse sono diventate grigie?

Rispondi
elisa@tauroessiccatori.com' Elisa Zangirolami ha detto:
24 marzo 2021 alle 16:02

Potrebbe essere un fisiologico imbrunimento, per un leggero processo di ossidazione del prodotto!

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