Gallette essiccate di amaranto, nutrienti e gluten free
I disturbi alimentari sono sempre più diffusi tra la popolazione e spesso influiscono sulla quantità di energia disponibile da dedicare al quotidiano e sul nostro benessere psicofisico.
Una giusta alimentazione può migliorare molte problematiche, dalle più semplici alle più complesse, che spesso, nel tempo diventano croniche e si sommano ad altre, magari di diversa natura, a complicare il quadro generale. Poniamo sempre attenzione al cibo che mangiamo, perché può fare la differenza.
E se abbiamo qualche perplessità, approfittiamo della rubrica di Sara Cargnello, a nostra disposizione per chiarire dubbi o domande sul tema: basta scrivere il proprio quesito a nutrizionista@tauroessiccatori.com!
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La vostra domanda
Ci scrive Laura, una ragazza con molti problemi di allergie e intolleranze. Non può mangiare molta frutta e verdura tranne mele verdi, fagiolini, biete, zucchine e zucca e come insalata solo la valeriana/songino. Non può mangiare neppure glutine e lattosio e deve assumere una quantità limitata di CHO al giorno. Principalmente Laura assume quinoa, amaranto e miglio e si prepara tutto in casa (pane/latte vegetale di quinoa, amaranto, miglio, fiocchi, farina…) perché non può mangiare nulla di confezionato. Prima di assumere i cereali li ammolla per 6/8 ore e i legumi per 12 ore (questa è comunque una buona abitudine per tutti al fine di reidratarli e fargli rilasciare alcune sostanze poco digeribili) e poi usa l’essiccatore per asciugarli. Laura chiede alla nostra Sara qualche suggerimento su cosa preparare di essiccato per colazione, pranzo e cena oltre a zucchine e mele…
La risposta di Sara Cargnello
Non è semplice dare dei consigli su di una situazione così complessa, senza sapere nel dettaglio l’origine della problematica.
Possiamo dire che, in generale, le intolleranze alimentari insorgono quando la salute del nostro intestino è compromessa ed aumenta il rischio di permeabilità intestinale.
L’intestino ha una importantissima funzione di barriera, oltre che di assimilazione dei nutrienti.
Grazie alla sua struttura, impedisce il passaggio di agenti patogeni oppure di macromolecole di cibo non ancora del tutto digerite nel flusso ematico.
Quando le pareti interne sono in qualche modo danneggiate diventano maggiormente permeabili e possono far passare anche alcuni batteri e le loro tossine, materiali che solitamente finirebbero tra quelli di rifiuto.
Tutto ciò che attraversa le pareti intestinali finisce poi nel flusso sanguigno che ha il compito di distribuire i nutrienti alle cellule.
Di conseguenza, questa permeabilità eccessiva può scatenare risposte da parte del sistema immunitario e problemi gastrointestinali, come gonfiore eccessivo, colite, affaticamento, ma anche stati infiammatori che coinvolgono le articolazioni o reazioni autoimmuni.
Le infiammazioni possono poi cronicizzarsi così come le intolleranze alimentari.
Anche se le possibilità alimentari sono ridotte, come nel caso di Laura che può assumere solo pochi cibi, è comunque raccomandabile cercare di assumere sufficienti fibre con l’alimentazione poiché le fibre hanno effetto prebiotico (alimentano la flora batterica sana del nostro intestino). Si consiglia anche di utilizzare fermenti lattici probiotici e assicurarsi di avere un’alimentazione ricca di acidi grassi essenziali, ad effetto anti infiammatorio (Omega 3 EPA e DHA da fonte vegetale, come olio di lino, noci oppure alcuni tipi di alghe).
Una dieta semplice con molti alimenti crudi può essere comunque sostenibile ed antinfiammatoria, magari strutturata in una colazione a base di frutta consentita o latte vegetale con una preparazione a base di cereali, un pranzo con verdure anche crude e cereali ed una cena con i legumi tollerati ed ancora verdure.
Poiché a Laura sono concessi solamente alcuni tipi di cereali privi di glutine, ho pensato per lei una preparazione a base di amaranto (per l’esattezza gallette essiccate di amaranto).
Nello specifico si tratta di uno pseudocereale, in quanto non facente parte della famiglia delle graminacee, ma che grazie alle sue proprietà nutritive viene comunemente identificato come cereale.
Originario del Perù, l’amaranto è una pianta che produce semi molto piccoli ma molto nutrienti, ricchi di proteine dall’elevato valore biologico, ma anche di calcio, ferro e magnesio.
Quindi è sicuramente un ottimo alimento per Laura!
Poiché è ancora poco conosciuto ed apprezzato, ho pensato di utilizzarlo nella preparazione di gallette dolci, che trovo siano molto versatili sia a colazione ma anche come spuntino.
In versione salata, con verdure o spezie, possono sostituire pane o cracker nell’alimentazione quotidiana.
Gallette dolci di amaranto alla mela e cannella
Ingredienti
1 tazza di amaranto
2 tazze di acqua o latte vegetale
1 mela (o 1 pera)
2 cucchiai di uvetta o frutta essiccata a pezzetti, a piacere
1 pizzico di cannella
Procedimento
Sciacquare bene l’amaranto con un colino e metterlo in una casseruola dal fondo spesso. Aggiungere il latte vegetale, la mela tagliata a cubetti piccoli, l’uvetta e la cannella.
Portare il tutto ad ebollizione, abbassare la fiamma e coprire la casseruola con un coperchio. Cuocere per 30 minuti.
A fine cottura avremo ottenuto una sorta di porridge, che è buono da consumare anche così, a colazione.
Far raffreddare il composto e poi versarlo nel vassoio del Biosec ricoperto con foglio Drysilk. Impostare il Biosec con il programma P4 e far essiccare per circa 8 ore. Girare le gallette, togliere il foglio Drysilk e far asciugare l’altro lato per altre 2 ore.
Se poi le preferite salate, sostituite la mela, l’uvetta e la cannella con i vostri ingredienti preferiti e il gioco è fatto! Uno snack sano e gustoso da sostituire al pane, soprattutto se il vostro organismo richiede una ridotta assunzione di glutine.
Potremmo augurarvi un buon appetito ma questa volta ci teniamo di più ad augurarvi una buona cura di voi, della vostra alimentazione e del vostro più prezioso bagaglio: la salute.
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Non avendo l’amaranto con cosa si può sostituire? E come utilizzare le foglie o pianta. Grazie!
Buongiorno Maria! In questa ricetta viene utilizzato l’amaranto perché è senza glutine, ma visto che viene cotto puoi provare anche con il miglio o il grano saraceno e vedere che succede 😉 Facci sapere!
ciao, invece del latte vegetale se mettessi il succo di mela ? invece del foglio drysilk posso usare carta da forno ?grazie
Buongiorno! Sì certo, le sostituzioni sperimentali valgono sempre la pena, alle volte si ottengono dei risultati inattesi e molto buoni 😉
Salve, mi chiamo Stefania. Ho provato sostituendo l’amaranto con la quinoa mista e ho aggiunto gli “scarti” delle mandorle da cui ho ricavato il loro latte. Il sapore è amabile. Come posso fare per averle più dolci? Inoltre, alla fine del processo di essicazione, ho riscontrato dei chicchi piuttosto duri. Dove ho sbagliato? Grazie.
Buongiorno Stefania, se hai cotto la quinoa prima dell’essiccazione (come era indicato per l’amaranto), probabilmente qualche chicco non si sarà cotto abbastanza… Per dolcificare maggiormente puoi aggiungere un po’ di miele o sciroppo d’agave o zucchero di cocco… Buona essiccazione!