Bikepacking e cibo essiccato.
Abbiamo l’onore di ospitare nel nostro blog i racconti e le condivisioni del progetto pensato e vissuto da delle donne che desiderano ricercare un rapporto più profondo con la natura, viaggiando per più giorni in autonomia e condividendo le proprie esperienze con racconti e fotografie. Il racconto di un temporale inaspettato, la descrizione di una pianta autoctona, di una semplice colazione a base di mirtilli selvatici appena raccolti o di un piatto pronto essiccato da gustare saranno gli ingredienti che alimenteranno le loro avventure.
Pronti a viaggiare con loro?
Ciao a tutti!
Sono Giulia di REBELside, questa rubrica nasce grazie alla collaborazione con TAURO ESSICCATORI per scoprire tutti i vantaggi dell’essiccazione e per la produzione domestica di piccoli snack, zuppe e condimenti vari, che abbiano una conservazione più lunga, un peso minore mantenendo la qualità del cibo elevata. Durante le nostre avventure in bikepacking ci ritroviamo spesso a dover affrontare la natura selvaggia in totale autosufficienza. Proprio per questo dovendo portarsi dietro lo stretto necessario come sacco a pelo, tenda e beni essenziali, cerchiamo di mantenere un assetto leggero che non appesantisca troppo la bicicletta, cercando di ottimizzare lo spazio all’interno delle borse.
Il metodo dell’essiccazione domestica si è rivelato una fantastica scoperta, in quanto garantisce una conservazione del cibo ottimale anche per le attività outdoor come il bikepacking.
Che si tratti di un giro di due giorni o di una spedizione in posti remoti si ha il grande vantaggio di portare con se del cibo sano e calibrato sui propri gusti personali.
Perché il cibo disidrato è perfetto per un giro in bikepacking di più giorni?
• Conservazione del cibo più lunga.
• Leggerezza grazie all’eliminazione dell’acqua presente negli alimenti.
• Avere una vasta gamma di cibi preparati da potersi portare dietro soddisfacendo i propri gusti anche in situazioni estreme.
• Preparazione dei pasti veloce ed efficace senza dover cucinare ma semplicemente reidratando il cibo con acqua calda.
• Ingombro minore all’interno delle borse.
Ecco perché è vantaggioso per ogni bikepacker avere un essiccatore in casa da poter utilizzare prima di ogni avventura, che sia dietro casa o dall’altra parte del mondo!
Orzotto
Un pranzo a portata di bikepacking!
In questa prima avventura con il mio essiccatore Biosec Domus B5 ho voluto creare una ricetta per un pranzo fuori mano sulle montagne abruzzesi.
Premetto che per me il metodo dell’essiccazione è una novità e mi offre la possibilità di esplorare nuovi orizzonti culinari, per gustarmi al meglio le avventure in bikepacking nella natura selvaggia.
Devo dire che questa prima esperienza con l’essiccatore si è rivelata molto positiva, perché al contrario di quello che pensavo il processo di essiccazione è stato molto intuitivo e al tempo stesso divertente.
Di seguito troverete un piatto che amo cucinare durante la stagione autunn0/inverno, con un discreto contenuto calorico e proteico, ricco di fibre e minerali utili per avere un recupero più veloce senza tralasciare il piacere del palato!
ORZOTTO (pasto completo per due persone)
Ingredienti:
– 350 g zucca
– 250 g ceci
– 300 g orzo
– 1 porro
– 30 g mandorle tostate
– Pepe
– Curcuma
– Sale quanto basta
Preparazione:
Lessate l’orzo e preparate la zucca (io ho deciso di tagliarla a fettine sottili e sezionarla in piccole parti), potete cuocerla in forno per circa venti minuti a 180°C con pepe, rosmarino e un pizzico di sale per far insaporire.
Una volta che questi due ingredienti sono pronti potete iniziare a sistemarli nei cestelli, per la zucca ho usato i fogli antiaderenti “Drysilk” mentre per l’orzo “Drylinknet”.
Essiccate il tutto con il programma t3 per 24 ore (controllare di tanto in tanto).
Una volta essiccati i primi ingredienti potete procedere con i ceci che inizialmente potete lessare e successivamente miscelare con il porro e la curcuma.
Stendete i ceci nel cestello utilizzando i fogli antiaderenti “Drysilk”, essiccate con programma t4 per 36 ore. Io ho approfittato di inserire nei cestelli della frutta che utilizzerò successivamente per preparare delle barrette, in modo da riempire l’essiccatore.
Nel frattempo potete tostare le mandorle in forno per una decina di minuti e poi tritarle. Una volta che i vostri ceci sono essiccati potete mischiare tutti gli ingredienti (anche loro precedentemente essiccati), nei contenitori che preferite.
Se invece dovete portarli nelle vostre avventure in bikepacking, trekking, sci alpinismo, barca a vela ed affini, potete come me utilizzare bustine di plastica richiudibili che dopo l’uso lavo accuratamente e riutilizzo.
Ora non vi resta che preparare il vostro bagaglio leggero e godervi l’avventura. Quando la fame e il calo di energie si fa sentire… non vi resta che reidratare il vostro orzotto essiccato con dell’acqua calda e BUON APPETITO!
Ci vediamo per la prossima avventura con una nuova ricetta!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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