La malva essiccata dell’azienda agricola Berlenga, nella tisana di foglie e fiori
Periodo di erbe e fiori spontanei, questo! Tra una semina e un raccolto potete approfittare della presenza di fioriture spontanee nei vostri campi e trarne vantaggio essiccando prodotti da proporre ai clienti, per farli fruttare e creare nuovo valore nel corso di tutto l’anno. La malva, per esempio, così bella e colorata, se essiccata può diventare un’ottima tisana da assumere per lenire piccoli disturbi legati alle vie respiratorie, all’apparato digerente ed alla pelle (in questo caso come impacco, perché ricca di mucillagini che formano una barriera sulla zona irritata, accelerandone la guarigione ed evitando che l’infezione si aggravi o si propaghi). Ma andiamo un po’ a leggere dove spunta la malva nell’azienda agricola di Chiara Berlenga, come lei la raccoglie e soprattutto come la essicca.
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Il roseto produttivo quest’anno tarda a fiorire per le temperature rigide delle ultime settimane e nelle giornate di attesa è spuntata fuori la malva. La malva sylvestris, una perenne erbacea dalle grandi proprietà, cresce spontanea nelle nostre campagne prediligendo luoghi ben soleggiati. I suoi fiori, di una bellezza gentile, da noi iniziano a comparire in questi giorni fra i filari della vigna e quelli di zafferano.
Della pianta si può consumare ogni parte, fiori, foglie (anche freschi) e i rizomi. Io ne raccolgo le foglie mature ed i fiori ad inizio fioritura per realizzarne una tisana decisamente essenziale.
La preparazione della tisana di malva essiccata
La malva si raccoglie al mattino, per poi procedere subito alla selezione accurata delle foglie e dei fiori e al lavaggio che deve essere efficace ma delicato, senza stressare i tessuti.
Ingredienti
- Fiori e foglie di malva
Procedimento
Programma T3, 12 ore. Fiori e foglie vengono disposti insieme nei cestelli in quanto, in questo caso, hanno le stesse esigenze in fatto di essiccazione. A fine programma le foglie diventeranno sottilissime, i fiori essiccati perderanno naturalmente volume e il loro colore cambierà da color malva, appunto, ad un viola più intenso.
Due parole sull’essiccazione delle piante erbacee:
L’essiccazione delle erbacee è semplice di per se, ma richiede un lavoro paziente nella selezione delle parti da essiccare: piante come la malva, l’ortica, la camomilla, la melissa, la menta, hanno foglie e fiori delicatissimi, per i quali basta un’essiccazione a 40°.
I fusti invece sono molto più spessi, a volte quasi legnosi, quindi anche nel caso in cui per una determinata lavorazione si volessero essiccare anche i gambi, questi non vanno mai introdotti insieme alle altri parti, ed è bene separarli prima e dedicargli un programma personalizzato.
Ci auguriamo che queste dritte di Chiara vi siano d’aiuto, sia per cogliere tutte le meraviglie che la natura spontaneamente ci offre che per sfruttarle al massimo, usando l’essiccazione per aumentarne il valore e la spendibilità.
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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Grazie utilissimo!!!
A me dopo due setti.ane di chiusura ermetica in vetro mi si sono ammuffiti e li ho tenuti dentro 48 ore…. 🙁
Ciao Sara, ci dispiace che sia arrivata la muffa ad intaccare i tuoi prodotti… purtroppo la muffa arriva quando all’interno dei prodotti è ancora contenuta dell’acqua oppure, durante la conservazione, i prodotti in qualche modo vengono a contatto con l’aria e quindi iniziano a reidratarsi. Noi consigliamo di lasciarli sempre un po’ di più del dovuto, perché comunque in essiccatore nulla si brucia ma arriva al suo massimo livello di essiccazione!