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Ti faccio secco!

miniaturabiosec

Ti faccio secco

 

Buondì e benritrovati, ancora tutti immersi nella meraviglia del Cake Design Italian Festival?

Noi attendiamo il comunicato conclusivo, siamo curiosissimi di conoscere dati, affluenza e considerazioni dell’organizzazione. Appena li abbiamo tra le mani vi aggiorniamo su tutto!

Nel frattempo, visto che è un po’ che ce ne chiedete conto, mettiamo a disposizione di tutti alcune tabelle indicative che vi aiuteranno ad orientarvi con tempi e programmi per l’essiccazione dei principali alimenti. Qualunque prova differente e soddisfacente vogliate comunicarci, andrà ad integrare i dati qui indicati così da aiutarci a vicenda e diventare insieme dei veri esperti di essiccazione.

Andiamo dunque ad incominciare!

IMPORTANTE: PRIMA DI INIZIARE

I dati riportati di seguito sono indicativi e vanno adeguati alle dimensioni del vostro prodotto, al suo grado di acquosità (spesso dato dalla varietà o dal grado di maturazione), allo spessore del taglio ed alle temperature a cui decidete di lavorare.

Per fare un esempio semplice, un pomodoro pachino tagliato a metà può richiedere 18 ore, un Sammarzano anche un giorno e mezzo. Allo stesso modo, le banane tagliate a fette impiegheranno molto meno ad essiccarsi rispetto alle stesse tagliate in due secondo la lunghezza. Fate sempre qualche prova preventiva e verificate di persona il grado di essiccazione dei prodotti, prima di riporli.

Vedrete, è molto più semplice di come sembra!

FRUTTA:

ARANCE
Non troppo mature, a fette di circa 5 mm. Tendono ad aderire al fondo del cestello. Perfette per decorazioni di dolci, piatti e lavori aristici, soprattutto natalizi. PROGRAMMA P4, 18-24 ore

ALBICOCCHE
Divise a metà e denocciolate. Possibile tendenza all’imbunimento con frutti molto maturi, pur senza compromettere il gusto intenso ed astringente. Anche per consumo diretto o per preparazione di dolci o di composizioni in vassoi, ceste, ecc. PROGRAMMA P1 32-48 ore

ANANAS
Sbucciare e tagliare a fette di 6-10 mm. di spessore; rigirarle di tanto in tanto per non farle aderire al fondo. E’ molto acquoso e quindi di lunga essiccazione, ma il risultato é eccellente per intensità di profumo e aroma. Conserva bene anche il colore. Per consumo diretto, anche per macedonia e composizioni. PROGRAMMA T4 24 ore

BANANE
Si possono tagliare a fette o pezzi. Fare attenzione perchè aderiscono facilmente al fondo e fra loro. Ottimi risultati. Essiccandole intere si riducono i parte dei tempi di lavoro anche se si allungano quelli di essiccazione. Tendono ad imbrunire notevolmente ma mantengono un gusto molto intenso. Rimangono sempre morbide e un po’ appiccicose perchè molto zuccherine. Ottime per il consumo diretto, specialmente durante gite ed escursioni, così come per merende e spuntini. Sono un concentrato di gusto e sostanza particolarmente apprezzato dai bambini. PROGRAMMA P1 18-24 ore

CACHI
A fette sottili (7-10 mm). Sono ottimi i cachi-mela essiccati dolci anche se ancora duri. Si possono essiccare anche le altre qualità di cachi prima che diventino teneri: il frutto essiccato perde la caratteristica astringenza. Ottimi per consumo diretto e anche per composizioni varie. Conservano un bel colore. PROGRAMMA P2 12-16 ore

KIWI
Sbucciare e tagliare a fette di 7-10 mm. Si possono fare 4 fette in senso senso longitudinale con un frutto intero; stendere e smuovere perchè non aderiscano. Conservano un discreto colore. Gusto intenso e astringente. Si può consumare direttamente, meglio se con altra frutta o nella macedonia previo rinvenimento; ottimo per composizioni. PROGRAMMA P2 16-18 ore

FICHI
Interi o divisi a metà scegliendoli di preferenza ben maturi e asciutti. Per consumo diretto e come ingrediente per dolci o macedonie secche, a pezzetti per composizioni in vassoi, cestelli, ecc. PROGRAMMA P1 24-30 ore

FRAGOLE
A fettine di circa 2/3 mm oppure in quarti. Se di bosco anche intere. Utilizzare il programma P2 Fette Sottili per la prima preparazione, t4 (50°) per quelle a quarti o intere. I tempi variano a seconda della scelta operata, dalle 10 ore circa delle fettine fino alle 24 o più delle fragole intere. Usare carta antiaderente, tendono ad incollarsi al fondo. Perfette per guarnizioni, aggiunte ai dolci o allo yogurt, polverizzate come aroma. PROGRAMMA P2 10-24 ore

MELE
Affettate dello spessore di 6-8 mm, integre oppure dopo averle private del torso e della buccia. Consumo diretto, per dolci o composizioni varie. Sono particolarmente ricche di fibre, specialmente se essiccate con la buccia. PROGRAMMA P2 12-14 ore

PERE
Come le mele. Ottime per consumo diretto e per dolci, macedonie e composizioni varie. PROGRAMMA P2 12-14 ore

PESCHE E NETTARINE
Divise a metà se di piccole dimensioni, a fette o spicchi quelle più grosse. Smuoverle spesso. Consumo diretto, dolci e composizioni miste. PROGRAMMA P1 20-24 ore

PRUGNE
Divise a metà e snocciolate oppure intere previa immersione di 30-60 secondi in acqua bollente. Adatte anche le varietà provenienti da piante spontanee non innestate. Consumo diretto o per dolci e composizioni. Bollite qualche minuto con un po’ d’acqua sono leggermente lassative. PROGRAMMA P6 24-30 ore

UVA
Essiccazione lenta a causa della buccia molto impermeabile. Si può accelerare il processo scottando gli acini per 10-20 secondi in acqua bollente e diradando il grappolo. Per tutti gli usi, dall’uva sultanina al consumo diretto. PROGRAMMA T4 36-48 ore

VERDURE:

SPINACI
Foglie intere o a pezzi. Muoverle con una certa frequenza perchè non si sovrappongano. Per risotti, frittate o simili. PROGRAMMA P3 12-14 ore

ZUCCHINE
A rondelle se piccole e giovani. A pezzetti o cubetti, privati della polpa centrale, se più grosse. Per contorni o minestroni previo rinvenimento. Molto gustose sott’olio purchè piccole e giovani. PROGRAMMA P2 8-12 ore

ZUCCA
Privata dei semi sbucciata e tagliata a fette o cubetti. Per risotti e minestroni previo rinvenimento. PROGRAMMA T3 18-20 ore

PATATE
A fette o cubetti (8-15 mm). Smuoverle perchè non aderiscano. La superficie può imbrunire ma senza compromettere il gusto. Soprattutto per minestroni ma anche per contorni previo rinvenimento. Conservare anche miste con altre verdure per la preparazione di minestre e minestroni. PROGRAMMA P4 12-14 ore

CAVOLO VERZA
Affettare e stendere, non richiedono particolari accorgimenti. Soprattutto per minestre e minestroni e altre preparazioni previo rinvenimento. PROGRAMMA P1 16-18 ore

PEPERONCINI
Buccia poco permeabile: danno ottimi risultati se tagliati a metà nel senso della lunghezza. A pezzetti o in polvere per conferire l’aroma piccante a varie preparazioni culinarie. PROGRAMMA P4 14-18 ore

PEPERONI
Tagliare in pezzi o striscioline. Non abbisognano di particolari accorgimenti e sono di facile essiccazione. Per tutte le preparazioni, come il fresco, previo rinvenimento. Anche sott’olio. PROGRAMMA T4 12-14 ore

POMODORI
Preferibilmente a taglia medio piccola. Il pomodoro è uno degli ortaggi di più lunga e difficile essiccazione perchè molto acquoso, ma dà risultati eccellenti. In alcune specie, se troppo maturi, tendono ad annerire fino a sembrare bruciati, ma conservano il gusto quasi inalterato. Da essiccare diviso a metà. Grazie a Biosec si può essiccare senza salare e sgocciolare, mantendndo inalterato il contenuto di sali minerali e vitamine. Si possono utilizzare previo rinvenimento in tutte le preparazioni come per i pomodori freschi o pelati, in contorni, sughi, salse, minestroni, ecc., ottimi sott’olio uniti agli aromi preferiti (aglio, basilico, origano, peperoncino, ecc.); molto indicati per salse e sughi per pasta, anche a crudo, sia freschi che essiccati o polverizzati; è consigliato questo metodo per conservarne tutte le sostanze e gli aromi. PROGRAMMA T4 24-30 ore

VARIE:

PREZZEMOLO
Disporre le foglie non troppo sovrapposte e rigirarle ogni tanto. Ottimo in polvere, anche nelle preparazioni sott’olio. PROGRAMMA P3 12-14 ore

ERBE AROMATICHE E OFFICINALI
Camomilla, iperico, malva, calendula, basilico, timo, rosmarino, ortica, menta, melissa, salvia ecc… I migliori risultati si ottengono lasciando le foglie intere anche se questo allunga i tempi rispetto alla lavorazione con foglie tranciate o sminuzzate. PROGRAMMA P3, 12-24 ore

FUNGHI
Ripulire senza bagnarli e tagliarli in fette di circa 5 mm. Per tutte le preparazioni, come il fresco, previo rinvenimento. PROGRAMMA P2 8-12 ore

PASTA
Il tempo di essiccazione dipende fortemente dal tipo di preparato, dallo spessore, dalla presenza di ripieni. PROGRAMMA P5

CARNE
La carne più adatta a subire il processo di essiccazione è quella magra. I grassi, tendoendo a sciogliersi, compromettono la riuscita del processo e la qualità del prodotto finale. Le tempistiche possono
variare anche sensibilmente in relazione a tipologia e spessore della carne trattata. PROGRAMMA P4

PESCE
Lavarello (anche detto coregone), agone, missoltini ecc. Da trattare in modo non dissimile dalla carne, tempistiche fortemente variabili in relazione a varietà e pezzatura. PROGRAMMA P4

MERINGHE
Foderare i cestelli con un foglio di carta da forno. Preparare l’impasto e disporre le meringhe all’interno dell’essiccatore. PROGRAMMA P4, 18-24 ore

Da più di trent’anni i valori di domani

Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.

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88 Commenti Nascondi Commenti

info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
2 luglio 2012 alle 13:22

Rispondiamo ad una domanda sull’essiccazione delle albicocche: come scritto più sopra, l’albicocca essiccata ha un caratteristico gusto astringente, è del tutto naturale! Se acquistate prodotti dolci, sappiate che sono sempre trattati con processi chimici e addizionati di zuccheri (cosa che potete fare anche voi nel vostro essiccatore). Inoltre va ricordato che l’essiccazione ad aria CONCENTRA tutto quello che è contenuto nel prodotto: partire da albicocche di scarsa qualità o non ben mature, implica un risultato esponenziale di tali caratteristiche.

Quindi:

– albicocche di qualità: niente schifezze fatte maturare artificialmente e che sanno di acqua già di loro
– albicocche ben mature: bruniscono con l’essiccazione, ma è assolutamente normale
– aggiunta di zucchero: come nei prodotti da supermercato, non ha controindicazioni e vi permette di realizzare un prodotto più dolce

Rispondi
ivettalausmannova@yahoo.it' ivetta ha detto:
25 agosto 2012 alle 20:07

scusatemi ho comprato da voi biosec 5 per 161eu.ho fatto essiccare i fichi 48 programa P7,ma alcuni fichi erano sechissimi e alcuni erano ancora crudi e pure ho scelto questo essiccatore,perche c’era scritto che essiccatore orizontale essica molto meglio,invece,mi sono trovata i fichi crudi e pure i pezzi erano tagliati tutti a stessi cm.poi ho provato le mele,come e scritto nel manuale e pure le mele la stessa identica cosa come i fichi,sono molto triste e non so cosa fare…?mi sapete dire qualcosa?grazie per la vostra risposta.

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
14 settembre 2012 alle 8:19

Buongiorno Ivetta!
Per capire esattamente cos’è successo alla sua frutta, dovrebbe spiegarci bene come ha operato: la invitiamo a farci un colpo di telefono in azienda o a scriverci una mail dettagliata. Vedrà che è un problema risolvibile! Un saluto!

Rispondi
alessandro@adv-co.it' alessandro ha detto:
6 novembre 2012 alle 9:49

Buongiorno avrei bisogno di un informazione, ho provato ad essiccare dello zafferano con Biosec, programma P7. Secondo voi e’ corretto lasciarlo in essiccazione per 48 ore o e’ troppo?
avete qualche esperienza in merito? grazie a presto
alessandro

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
6 novembre 2012 alle 9:55

Buongiorno Alessandro… I nostri clienti professionali non essiccano per più di un paio d’ore, alternando il P4 (68°) e il P2 (circa 45°).

Rispondi
alessandro@adv-co.it' alessandro ha detto:
6 novembre 2012 alle 10:04

Buongiorno grazie mille per la risposta velocissima! Quindi indicativamente 1 ora P4 e 1 ora P2? grazie a presto alessandro

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
6 novembre 2012 alle 10:07

a dire il vero col programma più caldo, solamente una mezz’ora, giusto per asciugare la primissima parte di acqua (soprattutto superficiale) e non compromettere la qualità del prodotto…

Rispondi
alessandro@adv-co.it' alessandro ha detto:
6 novembre 2012 alle 10:17

grazie mille, provero’ cosi. A presto Alessandro

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
6 novembre 2012 alle 10:22

Ci faccia sapere come va!

Rispondi
crystalpaint@gmail.com' Paolo ha detto:
12 novembre 2012 alle 10:18

Buongiorno, dopo un discreto periodo di raccolta di informazioni ho ordinato il mio essiccatore (Biosec ovviamente 😀 ) Volevo chiedervi se avete esperienza nell’essiccazione delle castagne… Oltre a togliere la buccia esterna è il caso di sbollentarle per togliere anche la cuticola o si toglie successivamente una volta secca? Consigli su programma e tempi? Grazie.

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
12 novembre 2012 alle 16:58

Ahi! Ammettiamo (perchè siamo onesti 😉 ) che le castagne non fanno parte dei cosiddetti alimenti da essiccazione, quei prodotti tipici, per capirci, che per tradizione ed abitudine si essiccano normalmente.

Faremo di sicuro delle prove nei nostri laboratori, lei è in assoluto il primo a chiederci conto delle castagne, non si finisce mai di imparare!

Ma se fa dei tentativi e scopre qualcosa di interessante, ce lo faccia sapere! 🙂 Un grazie di cuore per averci scelti e in bocca al lupo con castagne e tutto il resto!

Rispondi
Mini Pavlova | in Cucina con Biosec ha detto:
30 gennaio 2013 alle 12:29

[…] perché nell’essiccatore vi escano ventimila volte meglio dovreste già saperlo (contiamo che sezione dedicata del blog e ricette precedentemente pubblicate vi abbiano chiarito a sufficienza le idee), procediamo quindi […]

Rispondi
Fossalonart@gmail.com' Alberto ha detto:
5 marzo 2013 alle 18:24

Buonasera
Ho ricevuto per Natale un vostro essiccatore a 5 cassetti e devo dire, da cercatore di funghi incallito, che è stato un regalo graditissimo. Quando poi mi sono letto il manuale ed ho scoperto tutte le cose che si possono fare, la voglia di sperimentare è cresciuta. Ultimamente ho provato con le mele e devo dire che ci sono piaciute tantissimo e mio figlio se le mangia a merenda ed è fantastico. Però ho una domandina, quando seccano devono essere proprio croccanti o all’interno restano asciutte ma un pochino morbide? Più che altro me lo chiedo per la conservazione.
Io ho tagliato le mele a fette di 4/5 mm e poi ho usato il programma P2 come da manuale.
Spero di essere stato chiaro nell’esporre il mio dubbio.
Grazie mille
Alberto

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
5 marzo 2013 alle 18:38

Ma che bel commento! Grazie Alberto, grazie dell’entusiasmo, della voglia di sperimentare e della fiducia!

Allora, le mele restano morbide di norma, le famose mele chips (che si acquistano anche al supermercato) si ottengono biscottando lievemente il prodotto DOPO averlo essiccato.

Per capirci, segua esattamente il procedimento che ha descritto, è perfetto, e se desidera l’effetto croccantino, ad essiccazione completa lasci le mele all’interno di Biosec con il programma P4 – SuperHot68° per un paio d’ore al massimo. E buona merenda!

Rispondi
Fossalonart@gmail.com' Alberto ha detto:
6 marzo 2013 alle 9:17

Grazie mille per la risposta!

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
6 marzo 2013 alle 15:42

🙂

Rispondi
carlacoccoli@libero.it' Carla Coccoli ha detto:
23 giugno 2013 alle 18:56

Buonasera
ho da poco acquistato il vostro Biosec 5 cassetti perchè ho diversi alberi da frutto ;l’ho comperato soprattutto per le prugne dato che ne produco in quantità industriale. Ho tagliato le prugne a metà e le ho denocciolate inserendole nei cassetti e le ho messe al programma P6. . Dopo 2 giorni ancora non si erano completamente seccate e allora ho usato il P4. Ora le ho tolte ma sono asprissime. Avrei dovuto aggiungere dello zucchero? E se le inserisco intere come si trovano nei supermercati devo sempre aggiungere zucchero? Ora sto seccando delle zucchine…programma P3..speriamo bene

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
24 giugno 2013 alle 7:47

Come da manuale: se intere E SBOLLENTATE preventivamente, P6 economy (il processo richiede comunque molti giorni e vale la pena risparmiare un po’ di elettricità), se denocciolate, 50 o 60 gradi per impedire che si rovinino e marciscano prima di completare l’essiccazione! Buon lavoro!

Rispondi
gmonamour@tiscali.it' Toni ha detto:
24 agosto 2013 alle 6:57

Essicco i pomodori e alcuni diventano neri/bruciati. So che non devono essere troppo maturi per evitare questo problema ma, vorrei capire perché avviene ciò. Cioè che cosa avviene per farli diventare neri? Zuccheri?

Rispondi
santamarta.lecco@gmail.com' Paola Valsecchi ha detto:
26 agosto 2013 alle 12:31

Ciao,
potreste gentilmente darmi informazioni riguardo le modalità di essicazione di lamponi (interi) e mirtilli? Non le ho trovate sulle istruzioni…Grazie!

Rispondi
steoo79@gmail.com' Stefano ha detto:
16 ottobre 2013 alle 15:35

Buon pomeriggio io da alcuni mesi uso l’essiccatore biosec, adesso vorrei sapere come fare per essiccare le castagne, ho letto un post sopra di richiesta, ma manca la risposta. Qualcuno ci ha provato? Grazie. Stefano

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
16 ottobre 2013 alle 15:40

Ci spiace ma ammettiamo che le castagne siano un prodotto che non conosciamo direttamente, dai nostri esperimenti di laboratorio, che si concentrano maggiormente su frutta, verdura, erbe e funghi, carne e pesce. La ricetta cui fa riferimento è fuorviante, in effetti: il prodotto da essiccare con Biosec sono i funghi, le castagne sono un ingrediente che la redazione di Funghi e Tartufi ha aggiunto – supponiamo – trovandola al supermercato! 😀

MA! Visto che siamo in stagione, ne approfittiamo per fare delle prove e vi sapremo dire. Se ne fate anche voi, scriveteci!!

Rispondi
turricchia.angela@gmail.com' Angela ha detto:
2 luglio 2017 alle 19:22

Sono ormai diversi anni che essicco le castagne. Io tolgo la buccia esterna e faccio uno strato di castagne nei cestelki. Le faccio essiccare per 12 ore al massimo, poi abbasso la temperatura e faccio essi care ancore per 12 ore. Successivamente verifico se sono secche a sufficienza mettendole in un sacchetto di tela e lo scuoto energicamente. Se vanno bene la seconda pelle viene via quasi totalmente.
Cordiali saluti
Angela

Rispondi
Tauro ha detto:
3 luglio 2017 alle 10:32

Ottimo Angela, le vostre testimonianze ci fanno sempre tanto piacere 🙂 Grazie mille di averla condivisa con noi!

Rispondi
liliana.piattone@gmail.com' Lilli ha detto:
15 novembre 2013 alle 12:05

Ciao a tutti,
mi è stato chiesto provare a essicare dei semini di melograno e io da brava curiosa ho provato con programma biocrudista per lasciare intatte le proprietà del prodotto, ma dopo giorni l’aspetto dei chicchi era pressochè invariato.

Vi risulta che la pellicina del melograno sia così tenace da necessitare una sbollentata?
Qualcuno di voi ha mai provato a essicarli?

Grazie mille!

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
15 novembre 2013 alle 13:46

Lo è di certo e una temperatura bassa come la crudista non può essere sufficiente a batterne la resistenza, ma soprattutto il melograno è in sé poco indicato all’essiccazione perché, ad acqua eliminata, ne resterebbero poco più che i semini…

Rispondi
gianmariav18@hotmail.it' gianmaria ha detto:
16 settembre 2014 alle 9:25

salve, ho acquistato biosec de lux B6 e volevo sapere come utilizzarlo per essiccare lo zafferano. nelle istruzioni consigliano di utilizzare il programma 7 ma ha una durata di 48 ore, io devo essiccarlo per un periodo non superiore a 40 minuti.
grazie a presto

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
17 settembre 2014 alle 8:44

Se questa è la sua particolare esigenza, semplicemente lo estragga dopo 40 minuti e poi spenga l’essiccatore 😉

Ci faccia sapere com’è andata!

Rispondi
gianmariav18@gmail.it' Gianmaria ha detto:
29 ottobre 2014 alle 20:07

No scusaaaa ho sbagliato…volevo dire non superiore a 40 gradi massimo massimo 45….che programma mi consigli di utilizzare e per quanto tempo?? Contando che deve arrivare ad un 10% di umidità….grazie aspetto una vostra risposta

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
31 ottobre 2014 alle 10:27

Ma come sarebbe? Avete a disposizione tutti i programmi del mondo per questo tipo di necessità! 🙂 C’è il P3 che si assesta tra i 38 e i 42, il T3 che non supera mai i 42 gradi per rispettare le esigenze della cucina crudista, ma anche semplicemente il P2 che non supera mai i 45 gradi…

Se per caso ha perso il manuale contenuto nel suo essiccatore, può scaricarlo e stamparlo direttamente da questo link, e consultare soprattutto la pagina 13: http://www.tauroessiccatori.com/download/manuale_biosec.pdf

Buon lavoro!

Rispondi
gianluca.fantinato@tiscali.it' gianluca ha detto:
23 novembre 2014 alle 14:43

Come faccio a fare le scorze di pomelo come quelle che si comperano alle bancarelle specializzzate ?

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
24 novembre 2014 alle 9:50

Non abbiamo prove dirette effettuate con questo agrume, ma sospettiamo si comporti come tutti gli altri colleghi della stessa famiglia.

Ci faccia sapere con precisione come si presentano i prodotti delle “bancarelle specializzate” che cita nel suo post e vedremo di venirne a capo insieme…

Rispondi
cdelbea@alice.it' katia ha detto:
19 febbraio 2015 alle 19:17

quanto tempo si conserva tutto ciò che si essicca? Quali muffe si possono formare se non si essicca per bene?
Grazie

Rispondi
info@tauroessiccatori.com' Tauro ha detto:
26 febbraio 2015 alle 17:30

La rimandiamo al nostro articolo F.A.Q.: https://essiccare.com/2012/04/23/f-a-q/

Ovviamente i prodotti non correttamente essiccati possono sviluppare ogni tipo di muffa. Facciamo quindi moltissima attenzione a portare a completamento il processo 😉

Rispondi
elisamc79@yahoo.it' Elisa ha detto:
13 giugno 2015 alle 17:12

Buonasera, ho un vostro essiccatore e ho iniziato la produzione di lamponi e mirtilli x le tisane. Vorrei dei consigli su quale programma usare x essiccarli interi
Grande mille

Rispondi
Tauro ha detto:
16 giugno 2015 alle 17:22

Noi utilizziamo sempre il T4 (50 gradi) perché i prodotti interi fanno molta più fatica ad asciugarsi completamente. E porti pazienza, ci vuole tempo, ma il risultato è eccezionale! I lamponi, per dire, mantengono inalterato l’aspetto e la dimensione, ma diventano croccanti e se messi in bocca, reidratai con la saliva, sprigionano un sapore intensissimo!

Rispondi
edmeo.e@libero.it' Edmeo ha detto:
22 agosto 2015 alle 18:20

Buonasera, ho il vostro essiccatore da due anni circa, ho fatto varie produzioni di frutta varia e anche il dado vegetale…
Da qualche settimana ho acquistato un’impastatrice,
con il torchio a trafile per la pasta fresca,
subito entusiasta di provare, ho fatto il primo esperimento di maccheroni
ed ho provato ad essiccare con il programma P5,
ma, ahimè, il risultato è stato pessimo, la pasta tutta sbriciolata!!!
Ma 16 ore non sono troppe? Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie.

Rispondi
Tauro ha detto:
3 settembre 2015 alle 14:59

Buongiorno e ci perdoni se l’abbiamo fatta attendere ma per il mese di agosto il blog è… andato in ferie 😉
I post non vengono “cancellati”: semplicemente sono approvati manualmente uno ad uno.

Per quanto riguarda la sua domanda, 16 ore è il tempo MASSIMO di lavorazione del programma, ma come spiegato nel manuale le tempistiche in questo preciso ambito variano moltissimo in base alla preparazione, al grado di umidità, agli ingredienti, all’elasticità e, nel caso, alla presenza di ripieno nel prodotto da essiccare.
Questo significa che per le prime volte è necessario “farci l’occhio”, tenere sotto controllo il processo ed arrestarlo quando completo.
Può quindi essere possibile che la sua specifica pasta richieda certamente meno ore ma, nel caso neppure questo accorgimento dovesse rivelarsi sufficiente, le suggeriamo di provare ad utilizzare la modalità Mantenimento Manuale (MN), che potrebbe rivelarsi il trucco perfetto per la sua esigenza specifica. Ci faccia sapere come va!

Rispondi
edmeo.e@libero.it' Edmeo ha detto:
4 settembre 2015 alle 11:22

Vi ringrazio per la risposta, proverò in questo modo…
Speravo che qualcuno avesse già fatto esperienza su questo tipo di prodotto.
Un saluto a tutti.
Edmeo

Rispondi
micro.p@libero.it' Stefano ha detto:
9 settembre 2015 alle 10:40

Buongiorno.
La domanda è questa:
è possibile essiccare i semi di peperoncino per conservarli in attesa della semina?
se si in che modo ?
Grazie.

Rispondi
Tauro ha detto:
18 settembre 2015 alle 13:46

Buongiorno,
a dire la verità non vediamo l’utilità di utilizzare un essiccatore a questo scopo: avendo tutta la stagione di tempo per farli essiccare, probabilmente il processo all’aria (non al sole, ci raccomandiamo, all’ombra in locali asciutti e ventilati) è probabilmente il metodo più sicuro -sebbene più lungo – per evitare il rischio di sbagliare temperatura e rovinare i semi, compromettendone la germogliazione successiva.
In alternativa, si può usare l’essiccatore impostando solo la ventilazione e lavorando a temperatura ambiente. Ci faccia sapere come va!

Rispondi
oltre@live.com' Gian ha detto:
12 settembre 2015 alle 10:07

Buongiorno,
ho letto le vostre precedenti conversazioni in merito all’essiccamento dei pistilli interi di zafferano. Ho necessità di acquistare un Biosec nuovo per effettuare il medesimo lavoro per modiche quantità di zafferano coltivato in giardino. Personalmente sarei propenso per l’acquisto del b6 con cestello in acciaio, ma purtroppo per mere questioni economiche son costretto ad orientarmi sul b5 domus. Dalla Vostra esperienza ritenete compatibile i cassetti in plastica del b5 con detta operazione? È opportuno inserire i fogli dry silk o sono superflui? O ancora, mi conviene attendere il prossimo anno è cercar di acquistare direttamente il b6? E perché? Grazie mille e buon fine settimana

Rispondi
Tauro ha detto:
18 settembre 2015 alle 12:43

Buongiorno!
Per la nostra esperienza, trattandosi sempre e comunque del medesimo motore, i risultati ottenuti con Domus e De Luxe non variano assolutamente. Data però la dimensione del prodotto da trattare potrebbe essere necessario dotarsi di un kit di fogli DrySilk.
Vedrà che B5 non la deluderà!

Rispondi
foschiatti.a@gmail.com' Annie ha detto:
27 settembre 2015 alle 22:01

Buonasera
Ho provato ad essiccare della pasta di grano duro fatta in casa utilizzando il programma P5 ma alla fine del tempo previsto la pasta era si ben secca, ma durante la cottura si e’ spezzata in tanti pezzi. Mi potete dare qualche suggerimento?
La forma della pasta era tipo sedanini rigati.
Grazie!!

Rispondi
Tauro ha detto:
29 settembre 2015 alle 10:36

Purtroppo la forma non ci aiuta, sarebbe più utile sapere la ricetta (la composizione in acqua e farina, il tipo di farina ecc), ma nel caso la sua specifica preparazione fosse particolarmente delicata, può provare ad andare a temperatura ambiente (T1) oppure, impostando il timer a 0 ore, far funzionare la modalità mantenimento: il processo dovrebbe richiedere poco tempo in più ma rivelarsi ancor più delicato.

Rispondi
agricolabg@libero.it' elisa ha detto:
1 novembre 2015 alle 7:34

Buongiorno, abbiamo appena comprato il vostro essiccatore ma non so che programma usare x le bacche di goji.grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
2 novembre 2015 alle 11:13

Dipende da quanto delicato vuol essere e da quanto tempo ha a disposizione: dai 40 ai 60 gradi le temperature vanno sempre, bene, più alte sono meno tempo ci vorrà ma si conserveranno un po’ meno le proprietà delle bacche. Buon lavoro!

Rispondi
infos.valecuisine@orange.fr' Valentina ha detto:
24 novembre 2015 alle 12:09

Buongiorno 🙂
Vorrei comprare un vostro essiccatore, mi servirebbe per tantissimi usi su frutta e verdura, ma vorrei utilizzarlo molto anche per essiccare la pasta fresca. Stavo guardando sul vostro sito il Domus B10, e volevo chiedervi se secondo voi potrebbe essere l’ideale per quello che vorrei fare. La mia pasta la faccio semplicemente con farina di semola e acqua (45% circa rispetto alla quantità di farina). Qualche volta usero’ le verdure per colorarla, ma non ho intenzione di usare le uova nelle preparazioni. Mi consigliereste il modello più adatto per le mie esigenze, e soprattutto un consiglio personalizzato che riguarda la farina e l’acqua che uso io? Ne approfitto perchè ho letto nei commenti precedenti che ci volevano più dati sugli ingredienti 🙂
Grazie mille, Valentina 🙂

Rispondi
Tauro ha detto:
24 novembre 2015 alle 17:36

Salve, come forse avrà letto i dati servono per determinare le tempistiche, non il modello: i modelli di Biosec sono tutti parimenti validi, montano lo stesso motore e garantiscono medesima resa per quanto riguarda tempi, procedimenti e qualità del prodotto finito.
A questo proposito può leggere questo articolo https://www.essiccare.com/2012/04/23/f-a-q/ (terza domanda 😉 )
In particolare, B10 Domus è forse la scelta migliore in termini di rapporto qualità prezzo. Può orientarsi sull’acciaio se preferisce avere più cestelli a parità di ingombro. Per ogni altro dettaglio commerciale la invitiamo a contattare direttamente l’azienda per parlare con il nostro customer care! Buona scelta, buona essiccazione e già che ci siamo… buon Natale! 😀

Rispondi
lanari.giovanni@libero.it' giovanni ha detto:
28 dicembre 2015 alle 16:46

Buongiorno…sto per comprare uno dei vostri essiccatori. Avrei una domanda…è possibile essicare il cous cous cotto al vapore per creare una sorta di cous cous precotto da reidratare solamente con acqua calda per qualche minuto?

Rispondi
Tauro ha detto:
7 gennaio 2016 alle 10:29

Buongiorno!
A dirle la verità non ci abbiamo mai provato, ma l’abbiamo fatto con successo con il risotto.
Quindi le diremmo di tentare anche con questa bella e nuova idea: se ha successo e vuol condividerla con noi saremmo felici di scriverne e darne conto a tutti gli amici del blog! In bocca al lupo e buona essiccazione!

Rispondi
lanari.giovanni@libero.it' giovanni ha detto:
8 gennaio 2016 alle 7:52

come funziona per il risotto? non ho trovato la ricetta sul sito

Rispondi
Tauro ha detto:
8 gennaio 2016 alle 9:49

Perché arriverà a breve 😉

Rispondi
elenapivetti@gmail.com' Elena ha detto:
10 febbraio 2016 alle 9:46

Salve, secondo voi è possibile seccare kiwi e pere con il programma specifico crudismo, mi pare sia il p3?
Se su quante ore indicativamente ci vorranno?
Fette molto molto sottili?
Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
10 febbraio 2016 alle 10:42

Come sempre le ore dipendono dall’acquosità del suo prodotto e da quanto spesso lo taglia. Noi consigliamo di non superare il mezzo cm.
Di norma si secca tutto, col P3, ma suggeriamo sempre di lasciar lavorare Biosec ad una tempratura superiore per le prime ore. Il T4, per esempio, garantisce aria a 50 gradi, che permette di asciugare rapidamente la superficie dell’alimento, bloccando subito ogni eventuale deterioramento dello stesso. ATTENZIONE: abbiamo detto aria a 50 gradi, non prodotto. Quello si tiene sempre ad una decina di gradi in meno, per le prime ore, a causa dell’intensissima evaporazione dell’umidità superficiale. Un po’ come quando noi sudiamo! 😉 Buona essiccazione!

Rispondi
kremediosk@gmail.com' marta ha detto:
19 luglio 2016 alle 10:32

Buon giorno sono alla mia prima esperienza con il vostro essicatore…volevo chiedere se si puo usare la carta forno sulle griglie onde evitare di sporcarle troppo…

Grazie 1000 marta

Rispondi
Tauro ha detto:
20 luglio 2016 alle 16:40

Assolutamente sì! Lo scriviamo qui e là nelle diverse ricette, potete senza problemi, a volte è proprio indispensabile. Per questo Tauro vende anche DrySilk, kit di fogli riutilizzabili migliaia di volte (vanno anche in forno!) già tagliati a misura e molto più antiaderenti della carta forno. Però tu puoi usare tranquillamente quella 😉

Rispondi
lauraecc@gmail.com' laura ha detto:
29 luglio 2016 alle 18:57

Buongiorno a tutti! E’ appena arrivato a casa un bel Biosec nuovo fiammante… Vorrei essiccare il cocco, è possibile? Che programma usare?
Grazie!

Rispondi
Tauro ha detto:
1 agosto 2016 alle 10:11

Buongiorno Laura! Intanto grazie per aver scelto Biosec, ci fa sempre molto piacere. Sì, il cocco si può essiccare, le consigliamo di farlo a pezzetti e impostare il programma automatico P1. Lo lasci lavorare ed ogni tanto controlli il grado di essiccazione raggiunta. A nostro avviso poi potrebbe essere interessante ridurlo in scaglie o farina (con un buon frullatore) per un uso più comodo ma eventualmente ci faccia sapere che uso ne farà, siamo curiosi. Buona essiccazione!

Rispondi
avvocato.amori@gmail.con' Antonio ha detto:
28 agosto 2016 alle 12:10

Buongiorno, volevo chiedere se posso riprendere dai barattoli le mele già essiccate qualche giorno fa e fare la biscottatura finale a 68 gradi… Poi volevo sapere se è normale che le cipolle nonostante le abbia fatte essiccare con programma p2 per 3 giorni alcuni pezzi erano ancora gommosi, mi chiedevo… Se sono gommosi e non croccanti probabilmente hanno ancora acqua dentro e se li metto in vasetto viene la muffa?… Oppure è normale che la cipolla rimanda un pochino gommosa?
Grazie
Cordialmente
Antonio

Rispondi
Tauro ha detto:
29 agosto 2016 alle 9:38

Buongiorno Antonio, sì, proceda pure con il programma P4 a 68 gradi per le mele, non c’è nessun problema. Le cipolle le faccia essiccare ancora un po’, generalmente la cipolla diventa molto leggera a essiccazione ultimata, può essere che alcuni pezzi fossero un po’ più spessi e contengano in effetti ancora un po’ di acqua. Ci faccia sapere come vanno questi sprint finali 🙂

Rispondi
riva_sara@hotmail.com' Sara ha detto:
5 settembre 2016 alle 10:37

Buongiorno,
ho fatto la mia prima prova con il vostro essicatore 2 giorni fa con le zucchine. le ho tagliate a rondelle e sistemate nei cassetti leggeremente sovrapposte. ho utilizzato il programma, come da manuale, P2 e l’ho fatto andare per 16 ore. tutte le zucchine si sono seccate, tranne quelle posizionate nell’ultimo cassetto, che sono rimaste quasi inalterate, cioè crude.
Com’è possibile? Bisogna spostare i cassetti ogni tanto?
grazie
Sara

Rispondi
Tauro ha detto:
5 settembre 2016 alle 13:35

Buongiorno Sara,
generalmente non è necessaria l’inversione dei cestelli durante l’essiccazione, proprio perchè l’aria calda li investe tutti allo stesso modo essendo una macchina a flusso orizzontale… può essere che le fette dell’ultimo cestello fossero particolarmente sovrapposte rispetto alle altre? Grazie

Rispondi
michela.franchetti@gmail.com' michela ha detto:
5 settembre 2016 alle 11:11

Buongiorno, sono entrata a far parte della “grande famiglia” da alcuni giorni e naturalmente sto spaziando e creando. Volevo sapere, per cortesia, quanto tempo e’ consigiliabile aspettare tra la fine di un ciclo di essicatura e l’inizio di uno nuovo. Grazie, Michela

Rispondi
Tauro ha detto:
5 settembre 2016 alle 16:02

Non è necessario attendere, è possibile non spegnere nemmeno la macchina. Buona essiccazione!

Rispondi
michele.mini@alice.it' Michele ha detto:
18 settembre 2016 alle 22:52

Buonasera,

volevo un consiglio su quale strumento consigliate per polverizzare gli ortaggi essiccati con BIOSEC.

grazie per una cortese risposta.

Rispondi
Tauro ha detto:
19 settembre 2016 alle 9:53

Qui e là vi consigliamo dei mixer potenti, ma anche dei semplici macinacaffé: lavorano quantitativi più ridotti ma sono efficacissimi!

Rispondi
Malcolmgoodale@gmail.com' Malcolm Goodale ha detto:
15 ottobre 2016 alle 18:54

Salve. Il mio primo esperimento con il vostro essiccatore è stato con le carote: programma T4 per 12 ore. Non sono venute secche, ma gommose…. Dove ho sbagliato? Saluti Malcolm

Rispondi
Tauro ha detto:
17 ottobre 2016 alle 9:51

Buongiorno Malcolm, il programma e la temperatura utilizzati sono corretti, ma potrebbe anche dipendere dallo spessore del prodotto messo ad essiccare: le ha tagliate a rondelline sottili? Perché lo spessore potrebbe fare la differenza sul risultato finale. In realtà essiccato non vuol dire per forza croccante, ma eventualmente per raggiungere un risultato più soddisfacente le lasci più tempo (con l’essiccatore non si rischia di bruciare nulla) oppure imposti il programma P4 (superhot 68° C) nelle ultime due ore. Servono sempre alcuni cicli di test, prima di capire i tempi e i comportamenti degli alimenti (e anche i gusti personali rispetto al grado di essiccazione da raggiungere). Restiamo comunque a disposizione per ulteriori dubbi o domande, buona giornata.

Rispondi
cristianofrancone@gmail.com' cristiano francone ha detto:
15 novembre 2016 alle 16:21

Buongiorno,
sono entrato a far parte anche io della famiglia Biosec, vorrei un consiglio, ho essiccato dei pomodori pachino e sono venuti veramente buoni, volevo sapere se posso metterli direttamente sotto olio o è necessario una bollitura per evitare il rischio botulino?

Rispondi
Tauro ha detto:
16 novembre 2016 alle 9:39

Buongiorno Cristiano, l’essiccazione dei pomodori regala sempre molta soddisfazione. Ed è stato anche fortunato a non esserseli mangiati tutti e averne tenuti alcuni da conservare 😉 Battute a parte, sì, può pastorizzarli una mezz’ora per scongiurare la potenziale carica microbica nel vasetto. A tal proposito le viene in aiuto una recente ricetta dello chef Martino Beria, pubblicata proprio nel nostro blog, la trova a questo link: https://www.essiccare.com/2016/09/14/la-fame-e-lalta-gastronomia-un-legame-insospettato/
Ci faccia sapere quale sarà l’esito finale! Buona essiccazione!

Rispondi
carla.romana@pappaedesign.com' Carla ha detto:
19 dicembre 2016 alle 13:11

Buongiorno ho appena ricevuto l’essiccatore e voglio subito provare a fare le chips di mela ne ho tagliate una decina la domanda mi sorge spontanea come le sistemo all’interno dei cestelli le posso sovrapporre? grazie
carla

Rispondi
Tauro ha detto:
20 dicembre 2016 alle 16:18

Assolutamente no! Lo scriviamo dappertutto e lo diciamo anche nei nostri tutorial 😉
Se mettiamo due fette di mezzo centimetro (per esempio) una sull’altra, è come se avessimo tagliato una sola fetta spessa un centimetro. Troppo per essiccarsi, quindi. Tutti i prodotti vanno disposti nell’essiccatore senza mai sovrapporli. Faccia un giretto tra le ricette del blog, vedrà che troverà un sacco di spunti e questo concetto ripetuto sempre e immancabilmente 😉 Buona essiccazione e buon Natale!

Rispondi
cs1975@libero.it' sonia ha detto:
30 gennaio 2017 alle 15:12

Buongiorno!…stamattina ho comprato il mio essicatore Biosec e non vedo l’ora di averlo in casa…due sole domande…c’è qualcosa di facile con cui si puo cominciare…che sia praticamente a risultato assicurato?…e poi : mi piacerebbe essicare la pasta che faccio in casa per poi poterla regalare…è complicato il procedimento?
grazie mille in anticipo

Rispondi
Tauro ha detto:
30 gennaio 2017 alle 17:37

Buongiorno a lei Sonia! Innanzitutto congratulazioni e benvenuta nel coloratissimo mondo dell’essiccazione (con due c, ci raccomandiamo sempre 😉 )
La pasta è un procedimento un po’ più delicato perché entrano in gioco molte variabili. Consigliamo di prendere la mano con prodotti non troppo acquosi e che si possano tagliare a fette di circa mezzo centimetro. Se preparate in questo modo, mele, pere, zucchine, ma anche arance e pomodori sono semplici e dal risultato pressoché garantito! Ci faccia sapere come va!

Rispondi
balbo.dino@tin.it' Anna ha detto:
11 febbraio 2017 alle 13:36

Buon giorno!!! Vorrei essiccare i carciofi. Va bene il programma P2? Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
13 febbraio 2017 alle 11:00

Buongiorno Anna, se li fa a fette sottili il programma P2 va bene. Oppure può provare anche il P1, sempre considerando di tenere spessori di non più di 4-6 mm. Buona essiccazione.

Rispondi
gladialuna@yahoo.it' Gladia ha detto:
2 maggio 2017 alle 12:29

Buongiorno ho ricevuto in regalo il vostro essiccatore e per ora ho provato solo ad essiccare le fettine di mele come descritto nel manuale e sono diventate bene. Ieri però ho provato con mango e papaya, a cubetti appena un po’ più grandi di quelli che si trovano da acquistare perché ho pensato che si riducono. Li ho disposti in cestelli separati e coi cubetti distanti tra loro. Ho usato il programma p1 perché non ho trovato i due frutti nel manuale. Il risultato però è pessimo e per cortesia avrei bisogno di sapere come fare. Entrambe si sono svuotati, sono totalmente asciutti e coi lati spigolosi, insapore la papaya che sembra di mangiare cartone mentre appena un po’ saporito il mango ma asciuttissimo come la papaya. Come posso fare per ottenere quei cubetti dolci e carnosi che si comprano? E questi, ormai, posso usarli in tisana oppure ormai hanno perso il sapore? Un’ altra domanda… insieme in un cestello separato ho messo le banane visto che nel manuale c’è scritto che il p1 è il programma corretto. Dopo 18 ore ho controllato e se mango e papaya erano come descritto sopra le banane a fettine di circa 3 mm erano un po’ vuote e gommose. Cosa ho sbagliato? Come faccio ad ottenere questa frutta come quella nei sacchetti acquistati? Grazie mille e scusate per il poema ma sono all’inizio e mi piacerebbe usare al meglio questo utilissimo e tanto atteso essiccatore!!! Gladia

Rispondi
Tauro ha detto:
3 maggio 2017 alle 9:49

Buongiorno Gladia, per domande così complesse vi invitiamo sempre a contattarci tramite mail al nostro servizio clienti, info@tauroessiccatori.com, così che possiamo fornirvi risposte dettagliate, esaustive e dedicate. Per venire al tuo commento, ti suggeriamo di leggere questo post, soprattutto nel paragrafo finale che parla di confronto con i prodotti di supermercato: https://www.essiccare.com/2014/02/19/i-grandi-ostici-dellessiccazione-le-albicocche/
Le stesse considerazioni si trovano anche in altri articoli, ma qui le abbiamo spiegate un po’ più dettagliatamente, e valgono per tutti gli alimenti!
Quindi: occhio alla qualità di partenza del frutto, e se preferisci il semidry, ferma l’essiccazione prima che sia completa, ma poi consuma i prodotti entro qualche giorno. Reidratandoli, anche solo in bocca con la saliva, senza masticarli appena addentati, ritrovi tutto il loro sapore, quindi a maggior ragione saranno perfetti per le tisane. Per le banane, invece, se gommose, probabilmente non erano ancora del tutto secche. Come dice il manuale, quando sono perfettamente essiccate risultano dure e un po’ scure, il che è normale: si tratta di ossidazione naturale. Per evitarla, cospargile con un pochino di succo di limone prima di metterle nell’essiccatore. Buoni esperimenti!

Rispondi
sakyra60@gmail.com' sandra ha detto:
30 agosto 2017 alle 16:53

buongiorno
vorrei finalmente acquistare un Essicatore Biosec
mi potete indicare un negozio in prov. Bolzano?
o lo posso acquistare online?… anche se leggendo un po’ di recensioni ho paura che arrivi rotto..
grazie
sandra BZ

Rispondi
Tauro ha detto:
31 agosto 2017 alle 9:32

Buongiorno Sandra, siamo felici che tu abbia deciso di affidarti a uno dei nostri essiccatori. Puoi usare il nostro motore di ricerca dei punti vendita dal nostro sito qui http://www.tauroessiccatori.com/trova-negozio/ oppure puoi comodamente usare il nostro negozio online http://store.tauroessiccatori.com/it/negozio-essiccatori/biosec.html?_ga=2.144445297.532534812.1503914564-1039491009.1491895658
L’acquisto e il trasporto online sono sicuri e comunque il prodotto è coperto da garanzia, in caso di infortunio 😉 Buona futura essiccazione allora!

Rispondi
viky_piera@hotmail.it' Vittoria ha detto:
24 ottobre 2017 alle 20:52

buona sera io avrei una domanda vorrei essiccare delle bacche di goji mi date qualche consiglio?

Rispondi
Tauro ha detto:
25 ottobre 2017 alle 11:19

Buongiorno Vittoria, per le bacche di goji le consigliamo il programma P3, abbiamo visto che dà ottimi risultati. Come tempi siamo sui tre giorni, sempre da controllare durante il processo per verificare lo stato dell’essiccazione! Buona giornata!

Rispondi
bragostina@libero.it' agostina ha detto:
27 luglio 2018 alle 9:16

Buon giorno in fiera ho preso essiccatore va bene ma non so come fare a essiccare bacche di gogi.mi potete aiutare….grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
30 luglio 2018 alle 10:19

Buongiorno Agostina, noi abbiamo fatto diverse prove di laboratorio e possiamo consigliare due strade: o lavorare a 50° per circa 24 ore, oppure scegliere i 40° (per esempio con programma T3), ma in questo caso va tenuto conto che il processo diventa molto molto più lungo, intorno ai due giorni! Però il risultato è lievemente migliore. Sconsigliato in assoluto salire oltre i 50°! Buona essiccazione 😉

Rispondi
martino.emmanuele@gmail.com' Martino ha detto:
6 settembre 2018 alle 7:32

Salve, vorrei essiccare della papaya mi potete consigliare modalità, programma e tempi? Ho un biosec b5 Domus. Grazie

Rispondi
Tauro ha detto:
6 settembre 2018 alle 9:31

Buongiorno, puoi farla a fette sottili ed usare il programma P2, che lavora a 50 gradi e dura 18 ore. Verifichi comunque l’essiccazione a fino ciclo e valuti se è perfettamente essiccata! Buoni esperimenti 🙂

Rispondi
martino.emmanuele@gmail.com' martino ha detto:
6 settembre 2018 alle 16:02

grazie mille! proverò e faccio sicuramente sapere come va!

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