Formaggetta di mandorle insaporita con l’essiccatore
La proposta di oggi è la ricetta di una formaggetta senza latte, da fare con le mandorle e pochissimi altri ingredienti. Quando si è intolleranti o semplicemente si preferisce sostituire il formaggio con qualcosa di più leggero, alternative come questa possono essere d’aiuto. E chi poteva essere se non la nostra Sara Cargnello ad elaborare una ricetta così sfiziosa e allo stesso tempo sana e leggera per la digestione? Trovate la ricetta anche su Veggie Channel, dove è stata originariamente proposta, ma non potevamo mancare di pubblicarla sul nostro blog, dove facciamo sempre tesoro dei buoni spunti che permettono di mantenerci in forma e pieni di energia.
Ingredienti
- 1 tazza di mandorle
- 125 ml. di acqua
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 1 cucchiaino di agave
- 1 cucchiaio di olio EVO
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
- 1 cucchiaino di probiotici in polvere (in alternativa, utilizzare 125 ml di rejuvelac al posto dell’acqua)
Procedimento
- Ammollo: 8 ore
- Fermentazione: 4-8 ore
- Preparazione: 15 minuti
- Essiccazione: 6-12 ore
- Porzioni: 4
- Utensili: essiccatore, frullatore
Le mandorle vanno reidratate per almeno 8 ore, se invece volete una formaggetta più chiara allora spellatele, visto che dopo l’ammollo la pellicina scura viene via abbastanza facilmente.
Frullate tutti gli ingredienti per ottenere un impasto denso ed omogeneo, che va poi pressato per far fuoriuscire l’acqua in eccesso e per farlo fermentare e insaporire.
Potete avvolgere il composto con una garza di cotone o usare gli appositi sacchettini per filtrare il latte vegetale. Lasciate scolare l’impasto da 4 ad 8 ore (pressandolo con un peso o appendendo la garza di modo che sia la forza di gravità a far scolare l’acqua) e poi dategli la forma che desiderate, con le mani o con un coppapasta. Per intensificarne il sapore, potete metterlo in essiccatore da 6 a 12 ore con programma P1 e poi conservarlo in frigorifero, avvolto con carta oleata. La formaggetta così ottenuta si può consumare subito o farla stagionare (anche per qualche settimana, sempre in frigo), avvolta in carta oleata e dentro un contenitore ben chiuso.
A noi sembra molto sfiziosa e la proveremo sicuramente, ma siamo certi che anche voi non siete da meno e anzi, qualcuno starà già pensando a qualche variante, vero?!
Ricetta realizzata da Sara Cargnello per Tauro Essiccatori
Immagine di Donatella Simeone
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
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