Pollo Marbella essiccato, direttamente dal Canada!
Andiamo in Canada, ci porta Gregoretti. Non ci porta correndo bensì con i sensi, quelli del gusto. Ci racconta quello che mangiano gli sportivi che si allenano nel parco di Gatineau, dove ce li immaginiamo col freddo e il fiato che si condensa. Ma questa ricetta va benissimo anche sulla tavola di uno qualsiasi di noi, in qualsiasi paese del mondo, perché è sana, gustosa e, un avolta essiccata, diventa comodamente trasportabile anche in saccoccia, se di un po’ di moto alla fine sta venendo voglia anche a noi!
__
Ecco un’altra mitica ricetta che, nella piccola Chelsea, proprio dentro al parco di Gatineau, spopola fra i runner più esigenti di proteine e buon sapore nelle fredde serate canadesi: il Pollo Marbella! Che se si vuole si può anche disidratare e portare nello zaino durante le lunghe uscite in montagna. Per un trail in autosufficienza, con bontà genuine anche ad alta quota e nelle terre più lontane!
Ingredienti
- 100 g di riso thai
- 400 g petto di pollo a pezzi
- 1 scatola di prugne secche della california
- 1 cucchiaio di salsa di soia
- una busta intera di origano
- olive nere
- due teste di aglio
Procedimento
1. Mettere un misurino di riso e 3 di acqua in una pentola e cuocere il riso.
2. In una casseruola inserire brodo vegetale, la salsa di soia, il contenuto intero di una busta di origano, le prugne secche, le olive nere e gli spicchi di aglio (schiacciati per farne uscire il succo e poi finemente tritati).
3. Mettere i petti di pollo nella casseruola e forarli ripetutamente per far entrare tutti i condimenti anche al centro della carne. Lasciarli riposare così per tutto il pomeriggio.
4. Inserire la casseruola in forno per 30 min. a 260 gradi finchè il pollo non si cuoce nel brodo con tutte le spezie.
5. Servire in un piatto il riso ricoperto dai nostri pezzi di pollo e tutte le spezie, comprese prugne secche e olive.
E se vogliamo disidratarlo?
Prendere la composizione, farla scolare dal condimento in eccesso e inserirla nel cestello dell’essiccatore, ben stesa. Essiccare con il programma P4 (dedicato a carne e pesce); essendo il pollo preparato a pezzi e non a listarelle, si possono ridurre di volume facendoli ancora più piccoli ed eventualmente essiccare due volte fino alla completa disidratazione. Tutte le volte che ho preparato questo piatto, anche per cene in compagnia, è stato un tripudio di complimenti! Un sapore particolare ma stra-buono. Perché è vero che la cucina romagnola è nella top five mondiale, anzi diciamo pure top three… ma essendo amante di viaggi ed usi locali, mi piace “spiare”, assorbire… e una volta tornato a casa ritrovare gli odori e quei sapori che mi permettono di non smettere mai di viaggiare… almeno con i sensi!
Buon appetito!
Risparmio energetico, ecosostenibilità, Made in Italy, qualità, rispetto dell’ambiente, delle persone e degli alimenti: ecco i valori da cui partiamo ogni giorno per progettare oggi gli essiccatori di domani.
Scopri i nostri prodotti
Ciao! Ma una volta essiccato, il pollo, di deve consumare così o si deve far reidratare con cottura? Grazie.
Salve! Una volta essiccato poi si fa reidratare con un po’ d’acqua calda, e si può anche successivamente ripassare un po’ in padella! Grazie e buona essiccazione!